martedì 23 febbraio 2010

TALIBAN

Un mio carissimo amico e collega, attualmente si trova a Kabul, come medico volontario, a lavorare per Emergency. Di tanto in tanto ci ragguaglia sulla sua condizione di medico di pace in tempo di guerra inviandoci immagini e relativi commenti con contenuto veramente crudo. Anche quest'ultima immagine che mi ha inviato, se vogliamo, è discretamente pesante e al tempo stesso talmente inverosimile e surreale, tanto da indurmi a pubblicarla per rendervi partecipi e per chiedervi se esista o possa mai esistere un motivo sufficentemente valido e sufficentemente importante che possa giustificare una guerra e tutto ciò che essa comporta?
"Questo non l'avevo ancora visto neppure qui!!! La testata era ancora inesplosa, chiamato un artificiere per rimuoverla! Arrivato dopo 24 h: urine limpide, peristalsi presente!!!
Mi sai dire come pensano di sconfiggerli questi qua? "
Questo è il suo commento, non richiede altre parole, ma solo un istante di ponderata riflessione.

1 commento:

  1. Carissimi, confesso di essere un infiltrato.
    Sono anch'io un ex Collegio S. Giuseppe, ma delle scuole medie!
    (il liceo l'ho fatto, più banalmente, al Frisi)
    Sono stato contattato su Facebook da un ex (Marco Villa, il "vetraio di Omate") è mi è presa un'idea pazza di cercare di recuperare i contatti con i compagni del Collegio.
    L'impresa è improba e forse irrealizzabile, ho fatto una gran fatica solo a cercare di ricordare i nomi.
    Però questo vostro blog mi da lo spunto, in una botta sola ne riesco a beccare un certo numero:
    Cesare Casiraghi, Di Brazza (porca paletta, scusami ma il nome di battesimo non me lo ricordo, e si che siamo stati compagni pure al Frisi, anche se per poco tempo)Marco Grendele, Marzio Monticelli, Angelo Pozzi, Dario Tremolada.
    Forse il Pio è Gariboldi, ma onestamente mi riesce difficile riconoscerlo; magari ce ne sono altri che non riesco a riconoscere.
    Se volete contattarmi vi lascio il mio indirizzo mail: giovanni_consonni@fastwebnet.it.
    Sono su Facebook e credo che potete facilmente recuperarmi anche li.
    Mi farebbe molto piacere rivedervi.
    Tra l'altro, con mia moglie ho aperto una gelateria a Villasanta, proprio dove ai tempi avevano il bar-gelateria-pasticceria i miei genitori (io, in realtà, faccio l'ingegnere e mia moglie è biologa, la gelateria l'abbiamo aperta per dare un'opportunità di lavoro a nostro figlio Federico, che è un ragazzo Down) tra due settimane riapriamo dopo la pausa invernale; perchè non venite una domenica a fare un giro al parco di Monza con un bell'assaggio di gelato?
    Scusate l'intrusione, ma a una certa età ci si rende conto che le nostre radici partono da lontano, e sono le persone che li hanno vissuti con noi, che ci permettono di recuperare certi ricordi.
    Ciao a tutti

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