venerdì 24 settembre 2010

TWO QUESTIONS

LA VITA SI RIDUCE REALMENTE A DUE SOLE DOMANDE?
Devo avere un cane?
o è meglio che io abbia un bambino
Giusto perchè lo sappiate sto pensando a voi e vi dico: non importa ciò che la vita ci riserva, non importa quanto lungo ed insidioso possa sembrare questo viaggio,
RICORDA
c'è sempre una luce in fondo al tunnel
AUGURO A TUTTI VOI UNA BUONA GIORNATA E RICORDATEVI SEMPRE DI DIRE GRAZIE..........

giovedì 23 settembre 2010

mercoledì 22 settembre 2010

YOGA

Recenti ricerche hanno dimostrato che il bere da al nostro corpo gli stessi benefici che si ottengono con la pratica dello yoga
Così nell'interesse della nostra salute:
" LET'S START TO DRINK! "

martedì 21 settembre 2010

L'ANESTESISTA E L'ORTOPEDICO

ENNESIMO CASO DI MALASANITA'
Furibonda lite scopiata in ospedale fra un ortopedico ed una anestesista: paziente deceduto!
Il Ministro Fazio invia gli ispettori!
( clicca sul link e guarda il filmato)
http://www.xtranormal.com/watch/6830011/

COMPLIMENTI PER IL " BAHIANO "

CIAO DANILO
COMPLIMENTI PER IL BIMBO
ANCHE SE - CON TUTTO IL RISPETTO - IO PREFERISCO LA BIMBA........
UN ABBRACCIO
RUSPA

lunedì 23 agosto 2010


GABRIEL




Ecco i miei tesori........................




E' proprio BAHIANO!

venerdì 6 agosto 2010

LA MORSETTA: CAMPING CORSE

Salve ragazzi, nel precedente post vi avevo raccontato la mia esperienza di questa estate al Camping La Morsetta utilizzando delle foto scaricate da internet, un pò come raccontarvi cose di una esperienza personale, ma viste con occhi di altri...........
Ora che ho scaricato le mie foto ve le voglio mostrare, mentre mi faccio un piacevolissimo idromassaggio sotto le calde acque cadenti da una cascatella del torrente "U Fangu"....
L'accesso alla spiaggia del Camping
Parte dell'immensa spiaggia, un pò troppo affollata...
Il mare di Argentella
Subito dietro la spiaggia la catena montuosa del Monte Cinto (2700 mt) in particolare ho voluto fotografare questa cima perchè mi ricorda molto la Grigna, peccato manchi la Grignetta.......
Il mare dall'alto
Rosybindy: " la vache qui se promène "
Rosybindy: " la vache qui mange"
sentieri del campeggio

Plage
Torrente "U Fangu "


Tutte le vacanze così come hanno un inizio inesorabilmente hanno anche purtroppo una fine ed anche quest'anno è giunto il tramonto sulle nostre ferie........
La via del ritorno
peperoncino scaramantico e Croce Tao il Sacro ed il Profano


lunedì 26 luglio 2010

CAMPING LA MORSETTA

Il Campeggio La Morsetta, si trova immerso in una vasta zona di macchia mediterrranea in località Argentella, a Nord Ovest della costa Corsa. A 25 Km nord vi è la città di Calvi raggiungibile percorrendo una strada da " brivido" lungo la quale viaggiare ad una velocità superiore ai 40 Km orari vuol dire andare incontro a morte certa, mentre percorrerla a 30 Km orari ti da buone possibilità di raggiungere la destinazione, ma non la certezza assoluta di riuscire nell'impresa..... La strada per Calvi è comunque estremamente panoramica costeggiata dal suo lato interno da imponenti massi granitici di tutte le tonalità del rosa, mentre il suo bordo esterno è a strapiombo su un ripetersi di baie ed insenature marine veramente mozzafiato, il tutto contornato da distese di splendida macchia.
Dal Campeggio si ha accesso diretto ad una bellissima spiaggia che si estende per circa 2 Km all'interno del golfo di Argentella.
La spiaggia è in sassi fini, anch'essi colorati nelle diverse tonalità del rosa anche se all'apparenza la spiaggia sembra essere di colorito grigio.
Sull'estremo Nord della spiaggia vi è un piccolo torrente all'interno del quale puoi trovare una colonia di tartarughe di acqua dolce, pronte a venirti incontro nella speranza di raccattare qualche pezzo di pane.
Durante il giorno pascolano indisturbate per il camping delle simpatiche "vaches" nella più o meno quasi totale indifferenza dei campeggiatori. Qualche volta forse perchè un pò disorientate o forse perchè solo semplicemente in cerca di evasione si spingono fino "sur la plage" senza per altro turbare la serenità a nessuno.......Di notte il campenggio diventa un abitat di animali un pò meno domestici, volpi e cinghiali passeggiano alla chetichella cercando di non dar troppo nell'occhio, mentre l'upupa con il suo canto scandisce il passare delle ore notturne fino al sorgere di una nuova alba.
Nella parte destinata al campeggio suscita molto interesse la presenza di una " roulottelas " praticamente come una "favelas" brasiliana costruita con roulottes.....E' una colonia di genovesi che molti anni fa, circa 30/35 anni secondo la mia ricostruzione storica, hanno iniziato a colonizzare il camping.......hanno portato le loro case viaggianti, le hanno piazzate lì ed intorno a loro hanno costruito veri e propri challets in pregiatissimo legno, dando vita ad un vero e proprio villaggio all'interno del campeggio. E' ormai una splendida comunità oltre che ad una piacevolissima realtà, la colonia dei liguri la fa da padrone in terra ed in mare. Le ore della giornata trascorrono lente in un silenzio assordante interrotto solo dal frangersi del mare sulla battigia e dal cantilenante sovrapporsi di quella dolce sonorità che ci regalano le parole ogni qual volta vengono pronunciate nella meravigliosa lingua che è poi il dialetto ligure. Parlano, discutono gli amici liguri e ad ogni cosa devono sapientemente assegnare il giusto prezzo con una impressionante precisione che non consente un limite di sbaglio che possa essere superiore ai 5 o 10 centesimi......
Il nostro soggiorno in Corsica è stato all'interno dei confortevoli ed accoglienti boungalow offerti dal campeggio, sono molto comodi, discretamente spaziosi, ben accessoriati e situati sul contorno di una piantagione di clementini, anche qui il silenzio domina il paesaggio, è un ottimo posto per potersi rilassare e riposare.

Il torrente Fangu, ad una ventina di Km dal campeggio lungo le alture che circondano questa parte della Corsica, è un ottimo posto in cui immergersi per togliersi di dosso il sapore del sale.........le sue acque sono particolarmente calde pur essendo acque di un torrente di montagna ed il suo scorrere si alterna a piccole cascatelle che cadono impertinenti all'interno di meravigliosi laghetti di 4 ed anche più metri di profondità. Altri luoghi da visitare per spezzare la "monotonia" del mare sono la miniera d'argento abbandonata, subito sopra al camping, in cui si possono trovare sassi contenenti venature del prezioso minerale, una grande diga subito sopra al campeggio ed ovviamente la città di Calvi.


Buona Vacanza a tutti

lunedì 17 maggio 2010


ECCO IL NUOVO TIFOSO NERAZZURRO!


by TRENO

martedì 20 aprile 2010

I COMPITINI DI NANO NANO

Ciao Maurizio
come ti avevo accennato alla cena di venerdì ho ritrovato due compitini di latino dell'anno scolastico 1972/3 ( 2' liceo A), autografati dalla mitica "albertina"E come avrebbe detto lei : "Lo studente mostra segni di miglioramento tra i due compitini, ma si deve applicare" .
Ciao alla prossima e speriamo in re Faruk
nano nano




Ciao Gnomiz, sei meglio di un MAC....riesci a ritrovare dei "file" di cui si era persa memoria. Non ti faccio i complimenti per i voti presi, perchè come diceva il Silvio: " mi puzza" ho paura che questi compiti di latino e relativi bei voti risalgano al periodo precedente rispetto a quando il Marzio decise di sottoporsi spontaneamente all'antidoping traducendo anche la metà della versione di latino non dettata dall'Albertina..............
Un gran saluto continua a riscoprire e rimandare materiale didattico da inserire nel blog.
Ciao
RUSPA








domenica 18 aprile 2010

ROTTURA CARAPACE TARTARUGA

Vi parlerò della lesione del carapace della mia tartaruga nella speranza, che chi, come me, possieda una tartaruga alla quale disgraziatamente e maldestramente venga rotto il guscio sappia come comportarsi.
Introdurrò l'argomento non senza esimermi dall'esordire con una marcata nota polemica. Di fronte ad una grave lesione del guscio della tartaruga il primo problema da porsi è quello di trovare un veterinario che sia in grado di trattare correttamente il rettile. Questo mi è riuscito direi fortunatamente con una ricerca in internet, che mi ha permesso di trovarne uno sicuramente preparato in materia, ma sicuramente scorretto sia professionalmente che umanamente. Che fare? Non c'è una gran scelta, anche perchè l'animale è molto sofferente, probabilmente in pericolo di vita e non vi è molto tempo da perdere. Devi accettare anche se l'impressione che ti desta il veterinario è pessima e ti verrebbe la voglia più che di affidare alla sue cure la tua tartaruga di spaccargli quel carapace che gli ricopre il melone per vedere se dentro ha il cervello oppure l'ha scordato su faces book. Il primo approccio del professionista non è in considerazione dello stato di salute della tarta, ma relativo esclusivamente alla monetizzazione che avrebbe comportato la visita dell'animaletto. Ben 270,00€ o qualche cosa in più. Tengo a precisare che una tartaruga costa sui 100,00€ e mi sarebbe venuto forse molto più comodo rompergli sulla testa la mia, in un disperato tentativo di eutanasia, e correre a comprarne una nuova. La mia tarta condivide il mio giardino con me da ben più di 35 anni fin da quando, giovane studente di medicina, nei mesi estivi e caldi mi recavo lì a studiare anatomia, patologia medica ect ect. Avrebbe persino potuto accompagnarmi alla laurea........ La prima considerazione è: quanto vale la mia professionalità di medico, che ha impiegato sei anni della sua vita per laurearsi in medicina e chirurgia, altri cinque per specializzarsi in ortopedia e traumatologia e altri due per specializzarsi all'Università di Montpellier in patologie chirurgicale de la main e du membre superieur? La mia parcella per una visita non è nemmeno la metà di quella richiestami per la visita della tartaruga!!! Specificato il costo della visita e trattata la tarta mi propone le soluzioni. Lasciarla guarire così non se ne parla nemmeno, se non avessi accettato il 2° trattamento ( quello chirurgico) me la avrebbe soppressa. Per cui ecco che da bravo monetizzatore mi propone le due soluzioni chirurgiche. La prima un semplice courettage ( praticamente pulirla sotto al guscio e lasciarla così) al costo di ben 400,00€ o giù di lì, la seconda oltre al courettage la osteosintesi ( riparazione del guscio) a ben 600,00€. Nel frattempo mi imposta una terapia antibiotica e reidratante ( insegandomi a fare le iniezioni intramuscolo e sottocute) per preparare la tarta all'intervento. Qui in seguito per onore di cronaca vi espongo fattura e preventivo a testimonianza di quanto detto. Dopo di che vi parlerò dell'esperienza acquisita, anche grazie al veterinario, per curare nel modo più corretto una tartaruga a cui venisse rorro il guscio.
La prima cosa da fare se ad una tarta viene rotto il carapace è quella di prenderla, riporla in un catino e con dell'acqua calda/tiepida, una spazzola e del Betadine lavarle molto accuratamente il guscio, fino a toglierle tutta la terra e le altre impurità che potrebbero contenere materiale infettante e non permetterebbero una guarigione della tartaruga. Poi si prende un siringone da 100cc lo si riempe di fisiologica e soluzione saponosa di ammonio quaternario ( savlon o affini) se non lo si trova va bene anche il Betadine. Si spezza l'ago della siringa alla sua base così che il getto di soluzione all'uscita abbia una buona pressione e si " spara" il liquido all'interno della lesione in senso cranio caudale (testa coda) avendo cura di mantenere l'animale in posizione verticale in modo che la fisiologica e le eventuali impurità fuoriescano dalla parte posteriore del guscio. Questi lavaggi vanno eseguiti quotidianamente per almeno 30 giorni. Dopo il lavaggio ( asciugare il guscio) posizionare sulla parte di guscio dove vi è la lesione una garza di Betadine e ricoprirla con una garza sterile, quindi effettuare un bendaggio (con benda elastica) contenitivo. E' ovvio che il rettile se viveva in ambiente aperto, durante tutto il periodo di cure va tenuto in casa, in un grande cartone con una lampada accesa per più ore al giorno che lo possa tenere al caldo.
Nello stesso tempo va instaurata una terapia antibiotica con Baytril al 5% ( flacone da 50 ml). Per la mia tartaruga che pesa 2,5 Kg la diluizione è 0,18 ml portando a 1 ml con aggiunta di fisiologica. L'iniezione va fatta intramuscolo nei pettorali sotto al collo, utilizzando un ago da insulina con indlinazione dall'alto verso il basso. La terapia prevede una somministrazione al giorno per un periodo di 10 giorni. L'animale, probabilmente a causa del trauma e dello stress, non si nutre per cui bisogna nutrirlo ed idratarlo con glucosata e fisiologica da iniettare sottocute (fra il collo e la zampa) sempre utilizzando un ago da insulina con la medesima inclinazione di prima. Il trauma subito causa anche un gran dolore al rettile per cui andrà somministrata per via sottocutanea anche mezza fiala di arnica ogni tre giorni per tre volte. Le vitamine oltre all'apporto di glucosio ed acqua gli fornirannno un buon supporto per la guarigione per cui bisognerà somministrare mezza fiala di EPARGRISONT pediatrico ( sempre per via sottocutanea) una volta alla settimana per tre settimane.Dopo i primi 15 giorni di lavaggi, nel medicare l'animale non si dovrà più usare la garza di Betadine, ma semplicemente una garza sterile. Controllare che non vi siano secrezioni ai cambi di medicazione. Dopo 30 giorni si cominciano a diradare i lavaggi portando la frequenza a uno ogni 3/4 giorni. Se la garza della medicazione rimane sempre pulita ad una quarantina di giorni dal trauma si può provvedere alla chiusura del guscio. Io ho utilizzato il CALLOS un prodotto a base di trifosfato di calcio, che aderisce fortemente al carapace e consente l'osteointegrazione, teoricamente se funziona come per l'uomo verrà riabitato dal tessuto di rigenerazione del carapace, sostituendosi con questo, in caso contrario rimarrà una struttura di protezione al di sotto della quale si formerà comunque la riparazione spontanea del guscio. Dopo qualche giorno dall'applicazione del callos, la tartaruga è pronta per esser rimessa nel giardino.
CALLOS IMPACT SKELETAL KINETICS
Tutto questo nella speranza che la rorrura del carapace non abbia causato gravi lesioni ad organi interni in questo caso purtroppo l'animale non riuscirà a sopravvivere. Nella mia vi è stata anche una lesione del polmene, che il veterinari non avrebbe comunque riparati chirurgicamente, io non so se si sia riparata spontaneamente oppure no, comunque la tarta è guarita meravigliosamente.