Comune di Albiate
ASSESSORATO ALLA CULTURA
Villa Campello
Sala di rappresentanza
da Sabato 15 a Domenica 23 Novembre 2008
A MENTE LIBERA
astrazioni pittoriche di
SILVIO GARIBOLDI
inaugurazione: Sabato 15 Novembre 2008 - ore 17.30 presenta: Giuseppe Casiraghi
astrazioni pittoriche di
SILVIO GARIBOLDI
inaugurazione: Sabato 15 Novembre 2008 - ore 17.30 presenta: Giuseppe Casiraghi
Il Pittore
SILVIO GARIBOLDI
A MENTE LIBERA
inaugurazione:Sabato 15 novembre 2008 - ore 17.30
Perché essere condizionati da ossessivi riferimenti storici, al punto di esser costretti ad inscatolare la propria pittura in un restrittivo canovaccio stilistico, magari ancora da decifrare emotivamente? Ci sarà tempo per questo. Non è meglio che la mente si liberi da queste costrizioni e lasci spazio alla pura fantasia, allorché questa generosamente è prodiga in colui che vi si appella? Ora fa bene Silvio Gariboldi assegnare al suo entusiastico dipingere la testimonianza di impulsi immediati, che – è bene dirlo – la guidano a darci opere ove il bel segno e la calda cromia si associano e si propongono ad una fruizione piacevolmente gradita. Suggerisco una chiave di lettura del tutto particolare. Ovvero, non cercare una correlazione fra un’opera e l’altra, piuttosto cavare, dal singolo quadro, quelle emozioni che, sicuramente, può dare. Un esercizio che diventa scambio di opinioni. L’opera si fa mediatrice di un bivalente pensiero: quello propositivo dell’artista e quello percettivo del fruitore.
Perché essere condizionati da ossessivi riferimenti storici, al punto di esser costretti ad inscatolare la propria pittura in un restrittivo canovaccio stilistico, magari ancora da decifrare emotivamente? Ci sarà tempo per questo. Non è meglio che la mente si liberi da queste costrizioni e lasci spazio alla pura fantasia, allorché questa generosamente è prodiga in colui che vi si appella? Ora fa bene Silvio Gariboldi assegnare al suo entusiastico dipingere la testimonianza di impulsi immediati, che – è bene dirlo – la guidano a darci opere ove il bel segno e la calda cromia si associano e si propongono ad una fruizione piacevolmente gradita. Suggerisco una chiave di lettura del tutto particolare. Ovvero, non cercare una correlazione fra un’opera e l’altra, piuttosto cavare, dal singolo quadro, quelle emozioni che, sicuramente, può dare. Un esercizio che diventa scambio di opinioni. L’opera si fa mediatrice di un bivalente pensiero: quello propositivo dell’artista e quello percettivo del fruitore.
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