venerdì 19 ottobre 2007

L'APPELLO











Eseguirà l'appello il Professore, l'unico vero ed intramontabile Professore, non l'imitazione di Bologna......a domanda l'alunno risponda: "io c'ero"...........





Fulvietto: Il ragazzo conserva ancora un quaderno della seconda elementare in cui vi è scritta una frase di una violenza così inaudita da far rattristare Cicciolina, la frase cita: "c'era un uccello che girava in classe, ma il Ghezzi ha aperto la finestra e l'ha fatto scappare"
IO C'ERO

Massimino: cultore del sanbabiilinismo integralista andava al seggio a votare in Rey-Ban e Barrows a punta perchè nessuno potesse osare dubitare che la sua "croce" sarebbe stata siglata sulla fiamma tricolore! Tipico il suo atteggiamento con indice e pollice della mano sinistra chiusi a pinza sul gozzo ed indice destro proteso verso il complemento oggetto. Quando il Massimino assumeva questa posa dalla sua bocca usciva il proclama. Tipico quello che pronunciò la prima volta che vide il Colella con eschimo verde e manifesto in tasca, assunse la caratteristica posa e pronunciò con un certo disprezzo: " quello deve essere un compagno!"
IO C'ERO

Il Ruspa: tutto quello che c'era da dire sul suo conto, lui.....l'aveva già fatto....
IO C'ERO








Il Sandrino prendeva tutto con grande filosofia, quando rubava le merende al Tremolo dava la colpa al Ghezzi, quando era invece il Ghezzi a furtare la merendina al Tremolo era lui, di sua sponte, ad incolparsi del misfatto.......tipo strano anche da giovane il Sandrino si può quasii dire: " un pò Svizzero il ragazzo......"
IO C'ERO



Il Meredario aveva sicuramente un sacco di meriti alcuni interessanti altri un pò meno una delle sue grandi virtù era quella di precorrere i tempi. noi ascoltavamo Morandi, Lauzi e la Vanoni e lui era già arrivato
alla PFM ed ai Jethro Tull
IO C'ERO






Il Treno Merci quando bigiava la scuola non erano i suoi genitori a firmare l'assenza sul Diario, ma la sua Motomorini......
IO C'ERO








Edo un gran fuioriclasse del pallone testa alta e palla lunga, piedino fatato che ricordava molto il piedino di un grande campione brasilero tale Paolo Roberto Falcao, al quale tuttora l'Edo continua a somigliare, sopratutto nella pettinatura e nel taglio di capelli.......
IO C'ERO



Il Marziomon personaggio molto autoritario, questo ha fatto si che intervenisse ogni qual volta vi era una decisione importante da prendere; così che era lui a decidere quando mettere il Treno a far lezione d'inglese sulla cima dell'armadio, era lui a decidere quando scendere a svaligiare la mensa professori e con la stessa disinvoltura era sempre lui a decidere quando nel compito in classe di latino era arrivato il momento di tradurre anche la metà della versione che non era stata dettata, questo per completezza d'informazione........
IO C'ERO


Maxpio o Pioduce faceva l'arbtro non per vocazione ma solo per la gioia ed il piacere di indossare la casacca nera......
IO C'ERO





Angelino, a lui noi tutti dobbiamo ancora versare i diritti d'autore per parole e frasi che la "grande mente" cognò, che nessuno fu in grado di comprendere e qualificare, ma che furono destinate a resistere negli anni:
" Gnomiz" "I gut d'oli fan gli smagh" " I wish to wash a fish on dish by dash".......
IO C'ERO









Il Cice non sempre aveva voglia di impegnarsi, ma quando decideva di far qualche cosa lo faceva alla grande.......Fra i suoi tanti manoscritti (come quello per esempio dedicato ad Adamo ed Eva e successivamente musicato da Gviolis), come poter scordare il trattato sulla giusta rosolatura dell'aglio per la preparazione di un'ottima pasta aglio, olio e peperoncino?.............
IO C'ERO





Il mitico Tremolo, non finiva mai di stupirci nemmeno quando riusciva a procurarsi un piccolo panettone Motta per ogni giorno dell'anno......
IO C'ERO







BY RUSPA





CODICE DELLA STRADA

SENZA COMMENTO
BY EDO

mercoledì 17 ottobre 2007

COME ERAVAMO



Il numero 1 c'era solo un numero uno il grande Cice che riusciva ad adombrare un'altro mitico numero uno l'Angelino che diventò così un valido numero 12.........









Il Meredario grandissimo terzino fluidificante, prima ancora che fosse stato inventato il ruolo del terzino fluidificante, per questo fu un fantastico precursore dei tempi........anche nell'ascolto della musica precorse i tempi, ascoltava dischi che noi stiamo imparando proprio ora (trentacinque anni dopo) ad apprezzare.......








Il grande.....si fa per dire .....Fulvietto, giocava a rincorrersi con le lepri, solo che lui scappava e la lepre doveva prenderlo, gli piaceva vincere facile.......






Il Gianpelle una roccaforte della nostra difesa, dava geometrie importanti a tutta la retroguardia, si capiva subito che da grande avrebbe fatto l'ingegnere......










Edighno l'unico vero brasiliano della squadra gioco spigloso e ringioso un pò come quello del Gattuso visto agli ultimi mondiali, solo che a differenza del Gattuso Edighno non aveva il cellulare, ma sopratutto sapeva parlare in Italiano..........LIFE IS NOW.........










Il Robydass gioco elegante e geometrico sapeva distinguersi senza dare nell'occhio.......















Il Paoloperse quando finiva di fare le squadre si rasserenava e solo allora trovava il tempo di pensare ad una nuova formazione, se alle elementari un compagno selvaggio non gli avesse rotto la gamba avrebbe avuto un ottimo futuro come calciatore, dopo quell'infortunio dovette ripiegare sul fare le formazioni..........celebre resterà la sua frase: "portatemi una palla".........




Il Gigio nel campo correva per kilometri inseguiva la palla convinto di inseguire la passera........, ma a quei tempi....palle non passere c'erano......









Pogliao tipo strano anche come calciatore.........

















Il Mazzon ala destra diligente, ma chi riusciva a capirlo anche come calciatore era forse solo la Albertina........











Il Pigio una splendida mezza punta terrorizzava i difensori avversari con lo sputo a risucchio ed aveva così la via libera per andare a tirare a rete.......






Il Marziomon lo spirito e l'anima selvaggia della 5° A, un pò come il Fonzie degli Happy Days, specialista in traduzioni di latino...........






Il Treno Merci, quando bigiava la scuola la giustifica non gliela firmavano i genitori, ma la sua motomorini.....










Il Fratus da quando il Marziomon lo soprannominò Umiliores la sua vita fu sconvolta a tal punto che non riuscì più a darle un senso......















Julius Peter è il vero protagonista della trasmissione televisiva "CHI L'HA VISTO".....ma prima o poi lo troveremo












mercoledì 10 ottobre 2007

IL DOPO PRANZO

Una volta il dopo cena era a Monza, in Via Volta, tutti schierati in fila, pisello rivolto al muro di cinta del Collegio, ora che siamo diventati grandi.....ci raduniamo sotto una insegna stradale che indica la strada verso un ridente paesino deI colli Piacentini:
" I BRUCIATI" .

ALLA PROSSIMA CENA

BY RUSPA

COMMENSALI CONVIVIALI





SENZA COMMENTO







IL MENU'



Il menù del giorno prevedeva meravigliosi gnocchi fritti, che accompagnavano interminabili piatti di splendidi affettati con cui farcire gli gnocchi, a seguire......delicatissimi tortelli alla panna e "piserei & fasoe" non so se si scriva correttamente così però magnà se magnano sempre allo stesso modo........ A quel punto del pranzo, anche un Orco sarebbe stato assai sazio, ma il Marziomon (da bravo oculista) con un gioco di sguardi ha instaurato una interconnessione con la cameriera scoprendo che era di origini liguri. Tutti insieme a gran voce le abbiamo chiesto: "che ci fa una di Savona in mezzo alla campagna Piacentina"?......Nemmeno il tempo di domandarlo e subito ci siamo ritrovati sulla tavola delle enormi porzioni di fritto di mare e gamberoni..............A parte l'Edo che si tazza Coca Cola a gogo e l'acqua sempre guardata con un certo sospetto dai commensali, perchè fa venir la ruggine, il vero disquisire era tra la scelta di un rosso della casa servito sfuso in caraffa o di un rosso un pò più di prestigio in bottiglia. Si è optato inizialmente per uno sfuso della casa "gotturnio fermo" però questa cosa toglieva tranquillità al Cice, già notoriamente irrequieto di suo, il quale, con sempre maggior insistenza, ha così cominciato a reclamare un buon vino in bottiglia. Ed ecco la cameriera, sempre lei quella ligure, ha portato una bella bottiglia in cui aveva accuratamente versato del gotturnio fermo agitandola a dovere ed è così stato servito anche il "gotturnio mosso" per la gioia del nostro Cice che da quel momento in poi si è potuto gustare con maggior tranquillità il meritato pranzetto..............Sorbetto per tutti,caffé, doppio caffé e ammazza caffé!

PROSIT.

BY RUSPA

TUTTI A MAGNA'



Raggiunta la trattoria dopo un ulteriore viaggio fra stradine disegnate tra i prati della campagna Piacentina arriviamo, finalmente e fortunosamente incolumi, alla Trattoria lo Zingaro. D'obbligo la foto ricordo, guardare per credere, dove pur senza aver fatto uso di aperitivi i membri di si fatta comitiva appaiono già di per se stessi abbastanza sull'alticcio andante, chissà perchè e chissà come mai, sarà forse per l'aria frugale? Sarà forse per l'atmosfera buccolica? O sarà forse solo e semplicemente perchè questi bravi ragazzi sono sempre e comunque già fuori di per se stessi?............Mentre ci accingevamo a posare per la foto, dopo aver spaventato il cameriere, al quale avevamo chiesto gentilmente ed educatamente di immortalarci con la camera, siamo anche riusciti ad impensierire un randagissimo cane che passando di lì casualmente ha prima fatto il gesto di unirsi in posa con noi, ma poi, resosi immediatamente conto della situazione si è dato a gambe in un solo attimo.................

BY RUSPA


IL RITROVO A PRANZO






SENZA COMMENTO

ASPETTANDO IL TREMOLO





Il tempo passa ed i minuti trascorrono ed il Tremolo non si vede all'orizzonte, il nervosismo inizia a serpeggiare ed il Cice che non è mai stato tanto un tranquillo di suo, inizia a passeggiare "nanze e retro" per la Via Volta nell'attesa di un Tremolo che nel frattempo (da notizie Roiter) pare stia litigando davanti ad una tazza di caffé con un vigile che lo ha scoperto senza cintura............................... Ben 40 minuti dopo le ore 11.00 appare prima la chioma biondo zoccola del Tremolo e dopo un quarto d'ora anche la sua faccia. Il Silvio da grande professore molto autoritario, quale è sempre stato, nel vederlo esplode proferendo una frase destinata a rimanere nella storia; rivolgendosi verso chi lo porterà in macchina esclama: "voi che siete in macchina con lui fategli il culo però.......non può sempre essere in ritardo".......
TUTTI IN MACCHINA CHE SI PARTE
BY RUSPA

29 SETTEMBRE IL RITROVO


29 Settenbre 2007 il ritrovo prima della partenza............ore 11,00 tassative appuntamento in Via Volta al Collegio per preparazione partenza verso Gossolengo Upper Town.........il Tremolo ritarda, come al solito e come era previsto e prevedibile ormai tutti lo sanno anche i succhi gastrice del Silvio.........si procede allora allo scatto di una seconda foto tanto per ingannare il tempo.............



BY RUSPA

martedì 9 ottobre 2007

LE SQUADRE DEL PERSEPAOLO


Qui cari miei i ricordi si offuscano e la nitidezza delle immagini svanisce lasciando posto ad una sana demenza senile ingravescente, che progressivamente guadagna spazio sulla memoria residua.....in altre parole qualche files inizia a non essere più riconosciuto dal sistema..................
La squadra campione, li sopra rappresentata, che sfoggia con orgoglio coppa e medaglie, più che un vero team calcistico sembra una comitiva di sciupà or ora usciti dal circolo skiumati di Fino Mornasco...........
La formazione così come voluta e fatta, per sacra imposizione, dal Paoloperse è nell'ordine costituita:
(metterò punti di domanda dove i miei neuroni residui si ingarbugliano non consentendomi l'identificazione del soggetto).........
SECONDA FILA
Il brasigliano Pogliao, disperso in qualche bar di qualche ASL della Brianza a bere, perchè dopo questa vittoria non ha più riscosso alcun successo.........
L'anglo "sassone" Julius Peter attualmente gioca nella nazionale Iberica, forse....
Come potersi dimenticare del "padre spirituale" della squadra, colui che seminava lucertole fra le gambe della Fontana, rubava arance nella mensa professori e traduceva versioni di latino mai dettate? Ed eccolo accanto all'anglo "sassone" con Rayban scuri per proteggersi la vista e diventare in futuro il grande "primate" degli okulisti della Valtellina: il Marziomon.........
Uno strano soggetto con barba non identificato forse il Mazzon?
Il mitico Tremolo forniva il doping ai giocatori regalando merendine agli attaccanti della squadra.....
Il più grande portiere mai esistito sul globo terrestre il GRANDISSIMO CICE di giorno portiere sui campi da calcio e la notte, per arrotondare, portiere al Grand Hotel: " Dugnano City Palace"........
Due altri punti di domanda sempre dovuti a file manomessi dall'alzheimer e poi il Fratus altrimenti soprannominato da un maligno okulista Umiliores.........
PRIMA FILA
Treno Merci, mentre noi giocavamo a palla lui metteva in cinta le studentesse delle Preziosine.........
Un'altro grandissimo brasilero Edo Monthigno Meravigliao.......
L'unica cosa che lo faceva impazzire più del pallone era la passera, solo che ai tempi palloni ce ne erano molti e passere...............per questo finiva sempre per farsi una partita a pallone Gigio Fiorentao; oriundo.......
Il Meredario con la stessa classe con cui toccava la palla sosteneva un interrogazione di latino o risolveva un problema di matematica riuscendo comunque sempre a distinguersi fra i migliori.......
Le ragazze impazzivano per lui e volevano coprirlo di baci, ma lui non poteva; doveva fare le squadre, sempre fare le squadre....... il grande Paoloperse..........
Quando prendeva sette e tutti gli altri avevano preso quattro piangeva perchè a casa l'avrebbero bastonato, ma quando aveva la palla fra i piedi nessuno più riusciva a prenderlo: il Fulvietto......... sempre disposto a correre senza mai fermarsi fin quasi a farsi scoppiare il cuore...............
il Robydass sempre in dubbio mistico attratto dalle ragazze ma spaventato dal peccato si dava spesso e volentieri al balun
In questa seconda foto storica fanno il loro ingresso anche il Mazzon, il Gianpelle ed il Pigio
BY RUSPA

REPERTO ARCHEOLOGICO


SENZA COMMENTO

BY EDO

sabato 29 settembre 2007

martedì 25 settembre 2007

INDIRIZZO DEL PRANZO DEL 29.9.2007

Bar Trattoria Lo Zingaro
Via provinciale Folignano,29 - Ponte dell'olio PC
Tel 0523 876239
Gnocco Fritto con salume x Tutti
Pisarei e faso/ Tortelli
secondo a scelta.
BY PIODUCE

domenica 23 settembre 2007

29 SETTEMBRE A GOSSOLENGO

Eh si è giunta l'ora per questi cari ragazzi cinquantenni di festeggiare la ricorrenza della classe 1957, questa volta non con la solita e consueta cena, magari a base di casuola e magari sempre alla cascina Zappa, per questa importante ricorrenza i nostri ragazzini cinquantenni hanno deciso di festeggiare con un bel pranzo e con un bel ritorno, il ritorno a Gossolengo Town................dove tra sgargarozzate di nocino artigianale e corse nei sacchi, c'era chi quatto quatto rinchiuso nella sua stanza leggeva tranquillamente Playboy cercando, una volta scoperto, di spacciarlo come una rivista culturale...........
Allora andiamo avanti con i ricordi di questa ridente cittadina del Piacentino per scoprire se in fondo in fondo è rimasta quella dei nostri tempi.
Il Comune di Gossolengo situato in Pianura Padana, con una superficie di 31,14 kmq, si trova sulla destra del Trebbia e dista pochi chilometri da Piacenza.
Il territorio confina a nord con Piacenza, a sud con Rivergaro, a est con Podenzano, a ovest è delimitato da un confine naturale: il fiume Trebbia, che lo divide da Gazzola e Gragnano; oltre al capoluogo comprende le frazioni di Settima, Caratta e Quarto.
Lo storico Campi afferma che il nome Gossolengo deriva da Ossolungo (verso il 300 a.C. un contadino nell'arare un campo, trovò un lungo osso di elefante, da qui il nome Ossolungo). Mancano le prove e pertanto si ritiene che la denominazione derivi dalla fantasia popolare.
Altri storici ritengono che la denominazione Gossolengo sia di origine Longobarda: per il nome "Gute Land" (buona terra) italianizzato in Gossolengo.
Lo stemma del Comune di Gossolengo rappresenta un elefante, in ricordo della battaglia del Trebbia, anno 218 a.C.. Lo scontro tra i Cartaginesi e l'esercito Romano avvenne nella zona di Tuna e Rivalta; contribuirono 37 elefanti, vere e proprie macchine da guerra. Annibale comandante dei Cartaginesi, dopo questa vittoria, si avviò verso il lago Trasimeno e vinse una nuova battaglia.
La 5° liceo A con tutti i suoi panzer....il 29 settembre 2007,come Annibale con i cartaginesi, si avvia a Gossolengo per vincere la battaglia del gnocco fritto, dei pisarei e faso e di quantaltro verrà riposto nei nostri piatti.........
Buon 50 a tutti




BY RUSPA

sabato 22 settembre 2007

SOLIDARIETA'

Ciao ragazzi dopo un pò di assenza mi faccio risentire.
Scorrendo le pagine del blog di Beppe Grillo, che è un pò la mia nuova "Bibbia" e della quale non posso farne a meno se voglio iniziar bene le mie giornate di lavoro, ho trovato una lettera che vi allegherò in seguito, è una lettera drammatica che mi ha fatto riflettere più del solito ve la riporto nella speranza che più riesce ad essere divulgata nella rete, maggiori sono le probabilità che la legga anche chi ha una possibilità e la voglia concreta di aiutare questa famiglia.
DAL BLOG DI BEPPE GRILLO 22 SETTEMBRE 2007
Chi perde il lavoro in Italia perde tutto.
Chi ha una famiglia da mantenere e si trova da un giorno all’altro in mezzo a una strada non ha protezioni sociali. E’ espulso dal sistema.
Pagare le tasse per venti o trent’anni non gli dà nessun diritto.
Essere cittadino italiano nessuna protezione. Lo Stato è assente.
Il vero problema non sono le leggi sul precariato, ma la mancanza di lavoro.
Mi è stata segnalata una lettera inviata a Corrado Augias nella sua rubrica "Lettere&Commenti" di cui pubblico un riassunto. Descrive una situazione comune a decine di migliaia di persone che perdono prima il lavoro e poi la speranza.
Se qualche imprenditore è in ascolto aiuti questa famiglia.
"Dal giorno in cui io, mio marito e mia figlia di 10 anni, stavamo trascorrendo qualche giorno di vacanza e abbiamo dovuto anticipare il rientro per il licenziamento in tronco di mio marito, senza preavviso, dopo un’esperienza lavorativa trentennale, e a 52 anni, ci è cascato il mondo addosso.Io lavoro part-time e il mio stipendio si aggira sui 500 euro. Nonostante il mio impegno, la fortuna non mi ha assistito abbastanza per raggiungere una migliore retribuzione.Mio marito ha risposto a diverse inserzioni e sarebbe disposto a qualunque lavoro, ma nulla. Ci siamo rivolti persino ai servizi sociali per avere almeno un aiuto economico in attesa di un’occupazione; tra l’altro è iniziata la scuola, le rate scolastiche, bollette, affitto, col rischio che presto arrivi lo sfratto, dovremmo pur mangiare. Ci siamo sentiti rispondere che col mio stipendio di 500 euro si può vivere, per legge. Sfido chiunque con un affitto che equivale al mio stipendio, a farlo.Sono una donna affranta e una madre straziata per non poter concedere i bisogni primari a mia figlia, il primo pensiero naturalmente.Come possono le istituzioni essere così crudeli nei confronti di chi si trova all’improvviso a dover affontare situazioni del genere senza colpe?”
Maria Grazia Spadaro –